FAQ
Le risposte ai tuoi dubbi
CHI RICORRE ALL'OSTEOPATA?
Chi accusa disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, chi ha disfunzioni dell’apparato viscerale e in generale tutti coloro che credono nella capacità del proprio corpo di ritrovare l’equilibrio perduto lavorando su se stessi attraverso l’Osteopatia.
COL TRATTAMENTO OSTEOPATICO CI SARÀ UNA RISOLUZIONE DEFINITIVA DEL PROBLEMA?
Non esistono terapie il cui successo si riscontra nel 100% dei casi trattati; tuttavia l’Osteopatia ottiene un’alta percentuale di successi. L’Osteopatia non è comunque una panacea.
CHE COSA CURA?
· Disturbi al sistema muscolo scheletrico (cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, dolori vertebrali, articolari, costali e intercostali, dolori da traumi sportivi o incidenti stradali, ernie discali, colpi di frusta, dolori artritici, tendiniti, contratture, scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, artrosi, problemi postrurali).
· Disturbi al sistema digestivo;
· Disturbi al sistema genito-urinario;
· Disturbi al sistema neurologico e neurovegetativo;
· Disturbi al sistema circolatorio;
· Disturbi all’apparato stomatognatico e al sistema vestibolare.
COME AVVIENE UN TRATTAMENTO?
Dopo l’anamnesi iniziale, l’osteopata procede con un esame obiettivo per comprendere la causa del disturbo e, in seguito, un esame di tipo osteopatico per mettere in relazione i diversi sistemi del corpo. L’osteopata procede con il trattamento e darà indicazioni per l’eventuale seduta successiva.
COSA VUOL DIRE MANIPOLARE?
Significa trattare con le mani un tessuto osseo, muscolare o viscerale con un approccio molto dolce e leggero, e comunque sempre rispettoso dei tessuti. L’osteopata ricerca le zone più rigide che possono anche essere dolenti, cercando con vari metodi di “liberarli” e di ristabilire la mobilità, offrendo al paziente una sensazione di leggerezza e immediato benessere che si protrarrà nel tempo.
E' RISCHIOSO?
Assolutamente no, tutte le tecniche sono molto dolci, a volte può accadere di provare durante le tecniche leggeri fastidi e sensazioni di disagio che spariscono immediatamente al termine della tecnica.
Le tecniche strutturali (articolari), che possono sembrare rischiose vengono effettuate sporadicamente in caso di disfunzioni strutturali; eseguite correttamente sono dolci e indolore.
QUANTO DURA UNA SEDUTA?
La prima seduta essendo composta dall’anamnesi e dalla valutazione osteopatica e posturale dura solitamente 1 h, le successive 40/50 minuti.
L'OSTEOPATIA NECESSITA DI ESAMI STRUMENTALI?
Gli esami strumentali (radiografie, risonanze magnetiche, ecografie, TAC) sono uno strumento utile all’osteopata, anche per una diagnosi di esclusione.
L'OSTEOPATA TRATTA I BAMBINI?
La pratica osteopatica interessa molti ambiti e tutte le fasce d’età. Dal periodo di gravidanza a quello neonatale, l’osteopata può essere d’aiuto per tutti i disturbi tipici della neonatologia e della pediatria. Il trattamento osteopatico è volto sia ai disturbi pediatrici più comuni, come otiti, dolori addominali, coliche, problemi digestivi, a quelli meno comuni come la plagiocefalia, dislessia etc.
QUAL E' LA DIFFERENZA TRA OSTEPATIA E CHIROPRATICA?
Il punto comune è che le due discipline si basano esclusivamente sulla pratica manuale. Tuttavia, possiamo distinguere almeno due principali differenze: la chiropratica si esercita unicamente nel campo articolare, mentre l’osteopatia interviene certo nel campo osteo-articolare, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali). Il campo di applicazione dell’osteopatia è dunque più ampio.
L'OSTEOPATIA E' RICONOSCIUTA COME PROFESSIONE SANITARIA?
Il 31 gennaio 2018 l’osteopatia viene individuata in Italia come professione sanitaria autonoma (Legge 3/2018). Attualmente il Ministero della Sanità sta lavorando sui decreti attuativi.
IN UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO CI SI DEVE SPOGLIARE ?
Si, è preferibile che il paziente scopra le zone del corpo che devono essere trattate, ma non è obbligatorio.
COSA DEVO PORTARE AL PRIMO INCONTRO?
L’osteopata valutando il soggetto è in grado di rilevare attraverso l’osservazione, la palpazione e i test, i vari compensi o scompensi disfunzionali per poi comprendere l’eventuale causa e formulare un’opinione. Tuttavia se si è in possesso di materiale radiografico, diagnostico, referti, ecc. è consigliabile averli con sé.